Catalogo

Trittico paesistico romano del ’700

 

Andrea Busiri Vici

 

Trittico paesistico romano del ’700

 

Pagine: 366
Illustrazioni: 70 a colori – 376 in b/n
Rilegatura: cartonato
ISBN: 88-7003-008-3
Disponibilità: esaurito

 

Categoria:
Descrizione

Trittico paesistico romano del ’700

 

Questo volume a cura di Andrea Busiri Vici, incentrato sulle figure di Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis, completa la ricerca dell’autore dedicata alla pittura di paesaggio a Roma fino al 1760 circa e si colloca in linea con la prima fondamentale monografia pubblicata da Giuliano Briganti su Gaspar Van Wittel e il vedutismo, data alle stampe dalla Casa Editrice nel 1966.
Nel presente catalogo è pubblicato per la prima volta un nucleo opere (composto da affreschi e grandi tele), realizzate dagli artisti oggetto dello studio, alcune delle quali disperse, altre conservate presso ubicazioni differenti rispetto a quelle originarie: sono così descritte le decorazioni eseguite da Anesi e Monaldi nella Villa Albani-Torlonia sulla via Salaria e nella Villa Chigi in piazza Vescovio; per quanto riguarda De Marchis, invece, il volume esamina i dipinti murali realizzati nel Palazzo Albani di Urbino e presenta un gruppo cospicuo di paesaggi inediti, oggi presso il Museo del Duomo di Perugia.
Nel complesso, i cicli decorativi illustrati qui per la prima volta sono particolarmente interessanti quali espressione di un certo gusto artistico dominante nell’Urbe nel corso del Settecento. Sia gli affreschi sia le tele, infatti, si qualificavano come parte integrante dell’arredamento delle ville e dei palazzi cittadini, appositamente realizzati in continuità stilistica con gli arredi e con le architetture. È il caso delle tele dipinte da Anesi e Monaldi per la citata Villa Chigi in piazza Vescovio, oggi purtroppo disperse, che Busiri Vici idealmente ricolloca sala per sala nelle sedi originarie, illustrando in tal modo una tra le decorazioni più significative della Roma del tempo.
Non è stato possibile proporre la catalogazione delle singole opere degli artisti trattati, ma per ciascuno di essi l’autore ha raccolto un’ampia documentazione riprodotta in un apposito repertorio iconografico, che consta di 218 opere tra dipinti e disegni.