Catalogo

Peter, Hendrik e Giacomo Van Lint

 

Andrea Busiri Vici

 

Peter, Hendrik e Giacomo Van Lint

Tre pittori di Anversa del ’600 e ’700 lavorano a Roma

 

Pagine: 320
Illustrazioni: 84 a colori – 312 in b/n
Rilegatura: cartonato
ISBN: 88-7003-017-2
Disponibilità: esaurito

 

Categoria:
Descrizione

Peter, Hendrik e Giacomo Van Lint

Tre pittori di Anversa del ’600 e ’700 lavorano a Roma

 

Dopo aver pubblicato con la Casa Editrice le monografie dedicate ad alcuni dei più importanti e talentuosi paesaggisti e vedutisti attivi a Roma tra Sei e Settecento – Giovanni Battista Busiri. Vedutista romano del ’700 (1966), Jan Frans Van Bloemen “Orizzonte” e l’origine del paesaggio romano settecentesco (1974), Andrea Locatelli (1975) e il Trittico paesistico romano del ’700 (Paolo Anesi, Paolo Monaldi e Alessio De Marchis) (1976) – Andrea Busiri Vici torna a occuparsi del paesaggio romano del Settecento dando alle stampe il presente volume. Esso costituisce il primo e unico catalogo critico dedicato a Peter Van Lint (Anversa 1609-1690), Hendrik Frans Van Lint (Anversa 1684-Roma 1763) e Giacomo Van Lint (Roma 1723-1790), artisti fiamminghi attivi tra Anversa e Roma tra il XVII e il XVIII secolo.
Peter, capostipite della famiglia, fu prevalentemente pittore di genere e di figura. Egli soggiornò nella città pontificia a partire dalla metà degli anni Trenta del Seicento, realizzando numerose pale d’altare, alcune perdute, e affrescando diverse chiese, tra le quali spicca per importanza Santa Maria del Popolo, dove dipinse le Storie della croce nella cappella del Crocifisso.
Hendrik Frans, figlio di Peter, si specializzò in particolare nella pittura di paesaggio; egli spese a Roma gran parte della sua vita, dipingendo vedute e paesaggi innovativi rispetto alla tradizione precedente e ottenendo grande successo, come conferma la sua affiliazione nel 1744 alla Congregazione dei Virtuosi del Pantheon, di cui fu Reggente nel 1752. Egli, inoltre, insieme ad artisti come Gaspar Van Wittel e Jan Frans Van Bloemen, si unì al cosiddetto Bentvueghels, associazione di pittori per la maggior parte olandesi e fiamminghi, all’interno della quale era noto con il significativo soprannome di “Monsù Studio”.
A chiudere la triade dei Van Lint è il figlio di Hendrik, Giacomo, il quale seguì le orme paterne dipingendo quasi esclusivamente vedute della Roma barocca.
Tra i tre artisti presi in considerazione dall’autore, Hendrik Frans fu senza dubbio il più talentuoso e prolifico, apprezzato grandemente da mecenati e collezionisti del suo tempo, come testimonia la presenza di opere sue in alcune delle più importanti collezioni europee. L’artista, infatti, seppe rispondere con prontezza alla moda del tempo e alla cospicua richiesta di quanti, giunti in Italia per il consueto Grand Tour, volevano riportare in patria un ricordo indelebile delle città e dei paesaggi visitati.