Andrea Busiri Vici con la collaborazione scientifica di Cinzia Martini
Un pittore olandese a Roma detto “il copia”
Pagine: 200
Illustrazioni: 40 a colori – 100 in b/n
Rilegatura: cartonato stampato
ISBN: 88-7003-028-8
Disponibilità: esaurito
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A circa un decennio dalla scomparsa di Andrea Busiri Vici, la Casa Editrice pubblica l’ultimo scritto lasciatoci dallo studioso romano sul pittore olandese Jacob de Heusch, artista nordico tra i più originali interpreti del suo tempo. Il pittore non era stato ancora valorizzato da uno studio monografico che ne mettesse in rilievo le peculiarità, essendo stato a lungo considerato un artista scarsamente originale e di secondaria importanza, tanto da essere noto nella Bent, la famosa associazione di pittori fiammingo-olandesi, con il nome di “il copia”. Invero, ad una analisi più approfondita e alla luce di importanti ritrovamenti emersi nel corso di decenni di ricerche da parte dell’autore, è emerso il profilo di un pittore degno di nota: interprete d’eccezione della pittura di paesaggio in Italia sul finire del XVII secolo, il de Heusch, la cui formazione ebbe solide radici nella tradizione olandese della scuola di Utrecht, giunse a piacevoli risultati nel variegato panorama artistico romano. Egli fu grande ammiratore e imitatore dello stile di Salvator Rosa, che interpretò in un’atmosfera di limpida serenità, coniugando il proprio temperamento naturalistico con la tradizione classica. Il de Heusch fu in grado di recepire le diverse istanze artistiche proprie del linguaggio internazionale legato alla pittura di paesaggio, traducendole in uno stile personale, i cui frutti matureranno successivamente con l’avvento di artisti quali Jan Frans van Blemen, Andrea Locatelli e Adrien Manglard.